Otto Scharmer: Democratizzazione dell’accesso agli strumenti per la trasformazione

Fedi Paolo
11 min readAug 21, 2021

Di: Otto Scharmer

Traduzione di Paolo Fedi

Di fronte all’accelerazione dei crolli sociali e ambientali, come possiamo costruire le nostre capacità collettive di trasformazione per realizzare una società giusta, inclusiva e rigenerativa per tutti?

Lezioni chiave apprese:

Nel nostro lavoro negli ultimi due decenni al Presencing Institute, abbiamo imparato alcune lezioni chiave riguardo alla costruzione della nostra capacità collettiva di trasformazione.

1. Non puoi cambiare un sistema a meno che non trasformi la consapevolezza.

2. Non puoi trasformare la consapevolezza a meno che tu non permetta ad un sistema di vedersi e “sentirsi”.

3. Non puoi fare queste cose su larga scala a meno che non crei nuove forme di strutture di apprendimento profondo.

Nella mia lettera alla comunità del Presencing Institute del mese scorso, ho accennato a come stiamo vivendo nell’era dell’Antropocene, l’era degli umani, e come tutte le sfide che affrontiamo su scala planetaria sono causate da… noi stessi.

Ho anche condiviso come ci troviamo in un profondo momento di soglia planetaria in cui ognuno di noi è invitato a rispondere alla domanda critica,

Qual è la mia e la nostra risposta a tutto questo, come mi presenterò (mostrerò) — e come ci presenteremo (mostreremo)- in questo momento?

Ora è davvero il nostro momento. È stato incoraggiante leggere le vostre risposte, dal personale al sociale e collettivo.

Miriam Heskamp condivide che si mostrerà

“… appoggiandosi a ciò di cui si sente a disagio e imparando da quello.”

Anupama Khatana riflette

“Voglio educare i bambini sulla natura, sulla nostra interazione con la natura e non solo sui cambiamenti climatici”.

Manoj Onkar dice che lo farà

“Diffondere la consapevolezza delle 3 divisioni (ndt: divisione sociale, ambientale, spirituale) e creare un movimento: una azione collettiva basata sulla consapevolezza tra le istituzioni educative, le ONG, il governo e la società in generale”.

Costruire l’alfabetizzazione trasformazionale

Quello che abbiamo imparato negli ultimi due decenni è che abbiamo bisogno di costruire l’alfabetizzazione alla trasformazione su larga scala.

“L’alfabetizzazione alla trasformazione è la capacità di un sistema di andare oltre ciò che la maggior parte dei sistemi oggi è progettata per fare: ottimizzare lo status quo, ovvero ottimizzare il passato”.

Quasi tutte le principali sfide che affrontiamo ci richiedono di fare qualcosa di diverso rispetto a qualcosa di più dello stesso. Ci invitano a rispondere lasciando andare il passato per co-sentire e co-creare ciò che vuole emergere. Quello che abbiamo imparato è che questa capacità di lasciare andare il passato alfine di co-sentire e presentare il futuro così come emerge, richiede un lavoro di leadership interiore per coltivare le condizioni interiori dei change-maker.

E quel lavoro di coltivazione interiore richiede supporto.

Questa struttura di supporto è ciò che chiamiamo u.school for transformation.

La u.school for transformation è una visione per democratizzare l’accesso all’innovazione e all’apprendimento dell’intera persona e dell’intero sistema, integrando insieme la testa, il cuore e le mani, come il micro e il macro.

Una scuola senza muri

u.school of transformation è una scuola senza muri, perché collega change-maker e moviment-maker attraverso sistemi e confini, supportandoli con un ambiente di apprendimento-azione progettato per la collaborazione e la co-creazione tra luoghi, settori e sistemi.

Negli ultimi due decenni, il Presencing Institute ha prototipato tutti i componenti fondamentali necessari di una tale nuova infrastruttura su scala locale, regionale o globale.

Crediamo che ora sia il momento di riunire tutti questi diversi elementi lanciando la u.school for transformation.

“L’obiettivo è consentire ai cittadini, ai responsabili del cambiamento, alle comunità, alle istituzioni del settore pubblico e alle imprese rigenerative di sviluppare la capacità collettiva di affrontare il momento di massiccio cambiamento di trasformazione che si sta avvicinando in questo decennio e forse in questo secolo”.

Che tipo di strutture di supporto sono necessarie per aiutare i leader e i responsabili del cambiamento a fiorire di fronte alla crescente spaccatura?

Cinque elementi fondamentali

Ecco cinque elementi fondamentali che abbiamo ritenuto essere essenziali nella costruzione di infrastrutture scalabili che supportino il viaggio di trasformazione di sé e del sistema. Essi sono:

Metodi e strumenti

1. Accesso a nuovi metodi e strumenti

· Negli ultimi anni, il team del Presencing Institute ha costruito metodi e strumenti per la trasformazione sociale e li ha resi disponibili gratuitamente a tutti sotto il Creative Commons (ndt: licenze per opere disponibili alla condivisione e all’utilizzo pubblico in maniera legale).

· Questi strumenti e risorse sono stati tradotti in più di una dozzina di lingue.

· Esempi di questi metodi e strumenti includono i quattro livelli di ascolto, le interviste agli stakeholder, la mappatura 3D e il journaling.

Tuttavia, abbiamo anche imparato che fornire solo metodi e strumenti non è sufficiente. Per impegnarsi in nuovi comportamenti, i change-maker hanno bisogno di qualcos’altro:

2. Campi di pratica

I change-maker hanno bisogno di accedere ai campi di pratica.

· I change-maker hanno bisogno di campi di pratica che li aiutino ad adottare nuovi comportamenti e a lavorare con nuovi strumenti in ambienti sicuri, di supporto e generativi.

Scribing di Kelvy Bird

· Esempi di campi di pratica generativa includono Case Clinic Circles, Solidarity Circles, la prassi del Social Presencing Theatre e quella del Visual Scribing.

· Nel nostro lavoro, abbiamo scoperto che alcune delle chiavi più importanti per creare potenti campi di pratica risiedono nell’uso di arti sociali basate sulla consapevolezza, come il Generative Scribing o il Social Presencing Theatre.

· Questi campi di pratica aiutano molto, ma abbiamo anche imparato che fornire semplicemente entrambe queste cose, strumenti e campi di pratica, non è ancora sufficiente:

3. Arene di attivazione

Ciò che spesso manca sono le Arene di Attivazione, ovvero arene che ci aiutano come change-maker a innescare e connetterci con la nostra più alta aspirazione, il nostro miglior potenziale futuro e a percepire i campi di risonanza con altri responsabili del cambiamento, in altri settori e aree geografiche, mentre iniziamo a operare da quella connessione sentita nel qui e ora.

Il Presencing Institute (PI) fornisce a queste arene di attivazione tutto l’anno offerte pubbliche gratuite (u.lab 1x e GAIA), nonché in modi personalizzati in contesti istituzionali (vedi sotto).

Nel 2020–2021, GAIA ha coinvolto una comunità di 15.000 persone e u.lab 1x ha coinvolto una comunità di 19.744 partecipanti registrati, provenienti da 155 paesi. Dal 2015 abbiamo avuto più di 200.000 partecipanti registrati nelle nostre arene gratuite di attivazione online-to-offline.

Queste tre componenti fondamentali rappresentano un vero progresso. Ma poi c’è anche qualcos’altro che spesso viene richiesto:

4. Strutture di supporto continuative e personalizzate

Tutti i percorsi di trasformazione richiedono strutture di supporto continue, ovvero contenitori o spazi di contenimento per supportare i change-maker e i gruppi dirigenti per rivedere, rifocalizzare e rigenerarsi secondo necessità e per sostenersi a vicenda nelle sfide attuali. Queste strutture di supporto variano a seconda del contesto e del luogo. Esempi dell’anno passato includono:

· u.lab 2x: un acceleratore di cambiamento gratuito (basato sull’applicazione) che nel 2021 ha aiutato 340 team di diversi settori e sistemi a spostare le loro iniziative prototipali dall’idea all’impatto sull’ecosistema in un lasso temporale di quattro mesi. (Ciò ha coinvolto migliaia di parti interessate e membri del Core Team lungo il percorso).

Scribing di Kelvy Bird al Global Forum 2021

· Global Forum: nel giugno 2021, PI ha organizzato un forum globale che ha messo in luce i casi di trasformazione e ha connesso i change-maker. Il “giardino audio”, co-creato dalla community, ha esplorato più di 80 storie di cambiamento da tutto il mondo, coinvolgendo la community con 8.172 download in poche settimane. Il giardino dell’audio ha aiutato i partecipanti al Forum a staccarsi dai loro schermi e a fare un tuffo profondo nei loro contesti locali attraverso storie, paesaggi sonori e pratiche di riflessione profonda. (Per ulteriori informazioni, visitare il sito web).

· La U.Academy: un’infrastruttura digitale per lo sviluppo delle capacità con programmi mensili orientati ai change-maker e ai leader nelle istituzioni che lavorano sulla trasformazione della società. PI mira a rendere redditizia questa parte della sua operazione entro il 2022.

Scribing di Kelvy Bird alle Nazioni Unite

· Infrastrutture istituzionali personalizzate: un esempio di strutture di supporto istituzionale per la trasformazione sono le nostre tre linee di lavoro in corso con le Nazioni Unite e le sue varie agenzie:

a) una serie di dialoghi a livello delle Nazioni Unite sulla trasformazione dei sistemi nel decennio di azione;

b) un Action Learning Lab delle Nazioni Unite per 450 change-maker in tutte le principali regioni del mondo;

c) un insieme di 14 Laboratori di leadership SDG (Ndt: Sustainable Development Goal — Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile) che si concentrano sull’accelerazione dell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nel contesto specifico dei rispettivi paesi.

Il quinto elemento

Sebbene i quattro componenti principali di cui sopra siano tutti critici, abbiamo anche appreso che senza il quinto componente non saranno sufficienti.

5. Ricerca e creazione di conoscenza

La valuta definitiva per l’attivazione del movimento su larga scala deve essere fondata sulla creazione di conoscenze all’avanguardia basate sulla ricerca. Ecco alcune pietre miliari recenti su questo punto:

· Il lancio di una rivista accademica sottoposta a revisione paritaria: Journal of Awareness-Based Systems Change.

· Lo scopo di questa rivista è di far progredire la scienza dei sistemi per quanto riguarda il rendere visibili le strutture invisibili (di campo) del cambiamento profondo dei sistemi. Il comitato editoriale fondatore della rivista comprende un gruppo di accademici globalmente diversificato, tra cui importanti studiosi indigeni.

· La pubblicazione di sette libri, gli ultimi due nel 2021:

· Just Money: Mission-Driven Banks and the Future of Finance, che esplora come utilizzare la finanza come strumento per costruire una società più equa e sostenibile;

· Social Presencing Theatre: The Art of Making a True Move, che è un viaggio nelle origini, nei principi e nelle pratiche di un’innovativa forma di arte sociale co-creata da Arawana Hayashi e dai colleghi del Presencing Institute.

· Far progrerdire i metodi e gli strumenti del Social Presencing Theatre non solo per scopi di intervento ma anche per scopi di ricerca rende meglio visibili le strutture in gran parte invisibili dei sistemi sociali e dei campi sociali. (I campi sociali sono sistemi sociali, ma visti dall’interno, dalle loro condizioni interiori).

· La pubblicazione del nostro blog Field of the Future per connettere la community e mostrare iniziative e nuove idee.

· Il lancio di un’iniziativa di ricerca decennale sull’invenzione e il progresso di metodi e strumenti per cambiare i sistemi basati sulla consapevolezza e renderli mainstream.

Strumenti, campi di pratica, arene di attivazione, strutture di supporto in corso, ricerca avanzata e creazione di conoscenza: questi sono cinque componenti fondamentali che riteniamo siano infrastrutture costruttive fondamentali per la trasformazione su larga scala.

Abbiamo testato e perfezionato tutti questi componenti.

Ma ora è giunto il momento di riunire tutte queste esperienze e componenti di apprendimento per aiutarci ad affrontare il momento del cambiamento trasformativo su scala globale.

Il nostro obiettivo: lanciare u.school for transformation e attivare milioni di change-maker a livello globale.

Attivare 1 milione di changemaker alla u.school for transformation

Nei prossimi 10 anni, la “u.school for transformation” mira a formare una nuova serie di partnership con istituzioni che la pensano allo stesso modo, che ci aiutino a raggiungere e supportare milioni di attivisti e change-maker che saranno cruciali in questo viaggio di cambiamento trasformativo, nei decenni a venire, del multi-locale, basato sul luogo e tuttavia basato sulla coscienza planetaria.

Questo nuovo tipo di scuola senza frontiere:

· attiverà ulteriormente un vibrante ecosistema globale di change-maker che facilitino gli “hub” locali e regionali; organizzato intorno a questioni come il cambiamento climatico, l’agricoltura rigenerativa, i diritti delle donne, l’uguaglianza razziale, l’inclusione finanziaria, nonché reinventare e rimodellare l’educazione intorno alla prosperità umana;

· fornirà meccanismi personalizzati di sviluppo delle capacità sui Percorsi di Trasformazione per i change-maker di base, per i professionisti istituzionali e per i ricercatori sul cambiamento dei sistemi basati sulla consapevolezza;

· offrirà agli studenti universitari un complemento al loro curriculum di base, collegando l’apprendimento con opportunità di azione e cambiamento nel mondo reale, coltivando la condizione interiore dell’interveniente;

· offrirà alle università percorsi per reimmaginare e rimodellare l’istruzione per le esigenze di questo secolo, collegando il pensiero sistemico con le pratiche di consapevolezza e l’alfabetizzazione pratica estetica ed etica;

· co-avvierà viaggi di trasformazione del sé e dei sistemi attraverso settori e aree geografiche;

· svilupperà la struttura di dati, l’esperienza e conoscenza necessari per far avanzare il campo del cambiamento dei sistemi basati sulla consapevolezza.

La u.school for transformation si fonda su una comprensione condivisa delle capacità creative dormienti che gli esseri umani e il nostro ecosistema planetario possiedono e che, se attivate, possono generare e amplificare la prossima ondata di rinnovamento della civilizzazione basato sulla consapevolezza, che in così tanti luoghi e comunità è già a buon punto.

Il Presencing Institute è alla ricerca di partner che condividano tale intenzione e che possano apportare una serie di risorse e capacità per rendere u.school senza frontiere una realtà.

La nostra collaborazione includerà il lancio di un “Fondo opportunità” per raccogliere 5 milioni di dollari nei prossimi 4 anni, per costruire l’infrastruttura, il curriculum e le partnership che consentiranno alla “u.school for transformation” di raggiungere il giusto livello.

Altre iniziative di partnership includeranno il distacco del personale, la condivisione di piattaforme con i campus universitari e la formazione di laboratori nazionali e regionali che diventino espressioni di u.school nei contesti locali. Una volta raggiunto tale livello, riteniamo che u.school sarà in grado di generare entrate sotto forma di reddito da lavoro e contributi comunitari che la renderanno ampiamente autofinanziata nei decenni a venire.

Questo è ciò che noi del Core Team del Presencing Institute ci sentiamo chiamati a fare quando ci appoggiamo al nostro attuale momento di frattura.

Che cosa ti senti chiamato a fare adesso?

Se senti una risonanza con l’aspirazione e la visione delineate sopra e desideri supportare la u.school for transformation, iscriviti alla nostra lista di distribuzione speciale e sii il primo a ricevere tutti i nostri ultimi aggiornamenti.

La nostra campagna ufficiale verrà lanciata presto.

Se sei interessata/o a esplorare gli strumenti e le pratiche di u.school, potresti prendere in considerazione l’idea di unirti al nuovo ciclo di u.lab 1x che inizia il 9 settembre.

Registrati ora sul nostro sito:

https://www.presencing.org/ulab-1x-2021

Voglio esprimere la mia gratitudine a Kelvy Bird per aver creato le immagini e a Priya Mahtani e Rachel Hentsch per il loro lavoro editoriale sulla bozza.

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Fedi Paolo

Innovator, change maker, systemic and creative thinker, altruist